Ripresa delle attività sportive: il promemoria per ASD e SSD

Con la ripresa della stagione sportiva torna anche il momento di fare ordine negli adempimenti che riguardano la vita dei sodalizi. Alcuni sono ricorrenti, altri discendono dalle novità introdotte dalla riforma dello sport. Di seguito proponiamo un riepilogo, ricordando che si tratta di una traccia di lavoro che andrà sempre adattata alle peculiarità del singolo ente e alle indicazioni della propria Federazione o Ente di Promozione Sportiva.

Rinnovo dell’affiliazione
È bene verificare subito la scadenza della propria affiliazione: non tutte le FSN e gli EPS fanno coincidere l’anno sportivo con quello solare e la dimenticanza potrebbe comportare l’impossibilità di tesserare atleti e dirigenti. Senza affiliazione valida, infatti, vengono meno i presupposti per godere delle agevolazioni fiscali riconosciute agli enti sportivi dilettantistici (art. 148 TUIR e art. 90 L. 289/2002).

Tesseramento degli iscritti
Il tesseramento deve avvenire prima della riscossione della quota di frequenza per i non soci. Solo così si può garantire la copertura assicurativa obbligatoria e mantenere la corretta sequenza logico-giuridica che consente di fruire delle agevolazioni fiscali.

Libro soci
Il libro soci è il documento di partenza per le verifiche sulla democraticità del sodalizio. Va aggiornato con le nuove ammissioni deliberate dal Consiglio direttivo e con le eventuali esclusioni per morosità o recesso, secondo le modalità previste dallo statuto. In caso di controlli, un libro soci ben tenuto è la prima prova della corretta vita associativa.

Certificati medici
Ai sensi del D.M. 24 aprile 2013 e delle successive linee guida ministeriali, i tesserati con più di 6 anni devono essere in possesso del certificato medico di idoneità non agonistica; per l’attività agonistica occorre quello rilasciato dal medico sportivo. La raccolta e la conservazione dei certificati è un preciso obbligo dell’associazione, nonché un presidio di tutela per atleti e dirigenti.

Defibrillatore e corso BLSD
Il D.M. 26 giugno 2017 ha reso obbligatoria la presenza del defibrillatore in tutte le strutture sportive, indipendentemente dall’età dei praticanti. È altresì necessario che durante l’attività sia sempre presente almeno un addetto con abilitazione BLSD in corso di validità. Buona prassi è tenere un registro giornaliero con i nominativi e gli orari dei tecnici abilitati presenti in impianto.

Collaborazioni sportive e amministrativo-gestionali
Con l’entrata in vigore del D.lgs. 36/2021 e del correttivo (D.lgs. 120/2023), la gestione dei collaboratori sportivi è cambiata. Per istruttori e tecnici occorre stipulare contratti di collaborazione coordinata e continuativa sportiva o amministrativo-gestionale, facendo attenzione all’inquadramento, al compenso minimo e – laddove l’ente li inquadri come dipendenti – al rispetto dei parametri fissati dal CCNL applicabile. Tutti i contratti devono essere comunicati e gestiti tramite il RAS (Registro delle Attività Sportive).

Gestione dei compensi
Prima di procedere al pagamento dei compensi è necessario acquisire l’autocertificazione da parte del collaboratore per la verifica delle soglie fiscali e contributive. I pagamenti devono avvenire esclusivamente con modalità tracciate (bonifico bancario, assegno non trasferibile, ecc.): diversamente, si perde il diritto alle agevolazioni. Inoltre, al superamento di 5.000 euro annui, il collaboratore è obbligato ad aprire una posizione presso la Gestione separata INPS.

Certificato antipedofilia
Ai sensi del D.lgs. 39/2014, chiunque operi a contatto con minori deve essere in possesso del certificato del casellario giudiziale. L’onere della richiesta grava sull’associazione o società sportiva, che deve acquisirlo e conservarlo in sede, pronto per eventuali controlli.

Modello Organizzativo di Gestione (MOG) e Safeguarding
Alcuni Enti affilianti hanno adottato linee guida per la predisposizione del modello organizzativo e per la nomina del soggetto responsabile per la prevenzione degli abusi, violenze e discriminazioni (safeguarding). È opportuno verificare di aver correttamente adempiuto a tali obblighi, anche perché sempre più spesso costituiscono requisito per la partecipazione a bandi e per l’accesso a contributi pubblici.

Gestione dei volontari negli eventi sportivi
Infine, non va dimenticata la disciplina dei volontari. La loro attività deve essere documentata e inquadrata nel rispetto del D.lgs. 36/2021 e successive modificazioni: i rimborsi possono essere solo a titolo di spese effettivamente sostenute e documentate, oppure, nei limiti previsti, come rimborsi forfettari fino a 400 euro, di natura non imponibile. Fondamentale garantire sempre la copertura assicurativa.

Questo vademecum non vuole essere esaustivo, ma un utile promemoria per la gestione quotidiana delle ASD e SSD.

Da Fiscosport.it

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