Il Consiglio dei Ministri del 12.06.2025 ha definitivamente approvato il decreto legge fiscale che sancisce il rinvio dei versamenti tributari e ridisegna il regime di deducibilità delle spese di trasferta. Una mossa attesa da settimane dal mondo professionale, che finalmente trova certezza normativa dopo le anticipazioni circolate nelle scorse settimane.
La misura di maggior rilievo riguarda lo spostamento dei termini di versamento delle imposte risultanti dalle dichiarazioni fiscali. Come spesso accade in questi casi, la data del 30.06.2025 viene superata dal differimento al 20.07.2025, che tuttavia, cadendo di domenica, determina il posticipo effettivo al 21.07.2025.
Il beneficio si estende senza alcuna maggiorazione ai versamenti di Irpef, Ires, Irap e Iva derivanti dalle dichiarazioni, includendo anche l’imposta sostitutiva sul maggior reddito concordato disciplinata dagli artt. 20-bis e 31-bis D.Lgs. 13/2024. Rimane naturalmente operativa la facoltà di versamento entro i successivi 30 giorni, con l’applicazione della maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo.
L’ambito soggettivo della proroga abbraccia un ventaglio significativo di operatori economici: dai professionisti e imprese di minori dimensioni soggetti agli ISA ai soggetti in regime di vantaggio o forfetario e ai soci o associati di entità che applicano gli indicatori sintetici di affidabilità.
Il decreto interviene anche sul delicato tema della tracciabilità delle spese di trasferta, introducendo modifiche che potrebbero generare non poche perplessità operative.
Per i lavoratori dipendenti, l’innovazione più rilevante riguarda la limitazione dell’obbligo di tracciabilità alle sole spese sostenute nel territorio italiano. Una distinzione geografica che, se da un lato semplifica gli adempimenti per le trasferte estere, dall’altro potrebbe creare zone grigie interpretative nella casistica comune delle missioni transfrontaliere. Le spese per vitto, alloggio, viaggio e trasporti (inclusi taxi e NCC) sostenute in Italia dovranno essere effettuate tramite strumenti tracciabili per poter essere escluse dalla base imponibile del dipendente. Una disposizione che, nella pratica, potrebbe generare criticità ricorrenti per quelle situazioni, non infrequenti, in cui il lavoratore si trova nell’impossibilità di utilizzare mezzi di pagamento elettronici.
Più articolata risulta la disciplina per i lavoratori autonomi, dove il decreto corregge alcune incongruenze normative emerse con la legge di Bilancio 2025. La giurisprudenza ha talvolta interpretato in modo oscillante il rapporto tra rimborsi e deducibilità delle spese; il nuovo intervento mira a fornire maggiore certezza. I rimborsi percepiti per spese sostenute in Italia saranno tassati qualora i relativi pagamenti non siano stati effettuati con strumenti tracciabili, mentre le spese non rimborsate potranno essere dedotte solo se pagate tramite mezzi tracciabili.
Aspetti spesso trascurati riguardano le spese di rappresentanza, che secondo quanto previsto dall’art. 7 del decreto saranno deducibili solo se tracciabili, indipendentemente dal territorio di sostenimento. Una precisazione che estende l’obbligo anche alle trasferte estere, diversamente da quanto previsto per i dipendenti.
Si consideri inoltre che l’ambito applicativo si estende alle spese sostenute quale committente di incarichi conferiti ad altri lavoratori autonomi, nonché ai rimborsi analitici relativi alle trasferte o missioni dei dipendenti. Per i lavoratori autonomi, le modifiche si applicheranno alle spese sostenute dal periodo d’imposta in corso alla data di entrata in vigore del decreto, mentre per le spese di rappresentanza e quelle sostenute come committenti, la decorrenza coincide con l’entrata in vigore del decreto stesso.
Nel decreto compaiono inoltre anche altre novità: cambia il riporto delle perdite fiscali, arrivano novità sul costo deducibile per chi assume nuovo personale, viene prorogato il prospetto con le aliquote Imu, il reverse charge si estende a logistica e trasporto merci, mentre per le società FTSE MIB lo split payment viene sospeso temporaneamente.
da Sistema Ratio