Niente ulteriori proroghe per la riforma di enti e lavoro sportivo

Il Governo non intende far slittare l’operatività del DLgs. 36/2021 mentre è in arrivo un correttivo per gli enti sportivi dilettantistici.

Nella giornata del 29 maggio 2023, si è tenuto il convegno “Riforma dello Sport e del Terzo settore. Novità e criticità alla vigilia dell’entrata in vigore del D.lgs. 36/2021”, organizzato dall’Associazione Terzjus presso il Salone d’Onore del CONI, in collaborazione anche con il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. Si è trattato di un’occasione di confronto su tematiche interessate dalla riforma dello sport che richiedono ulteriori interventi legislativi, correttivi e di coordinamento. Il convegno si è soffermato anche sull’interazione tra riforma dello sport e riforma del Terzo settore, evidenziando punti di contatto e di distinzione. Nel corso dell’incontro è stato precisato che non sarebbe intendimento del Governo disporre un’ulteriore proroga dell’operatività del DLgs. 36/2021, che quindi scatterebbe tra poco più di un mese. Si ricorda infatti che l’art. 16 comma 1 del DL 198/2022 (c.d. decreto “Milleproroghe”) ha ulteriormente differito, dal 1° gennaio 2023 al 1° luglio 2023, la decorrenza di una parte delle norme contenute nel citato decreto legislativo, tra cui quelle relative alla disciplina civilistica degli enti sportivi dilettantistici e professionistici e al lavoro sportivo (si veda “Entrata in vigore della riforma dello sport ancora rinviata” del 31 dicembre 2022). Proprio su quest’ultimo aspetto si concentrano le maggiori criticità che dovranno affrontare gli enti sportivi che, dal prossimo mese di luglio, si troveranno a dover modificare l’inquadramento degli attuali rapporti intrattenuti con le diverse figure e professionalità che operano per il sodalizio nell’ambito delle nuove figure (soprattutto di lavoratore sportivo) elaborate dal DLgs. n. 36/2021. È stata confermata invece l’adozione di un ulteriore decreto correttivo con l’obiettivo di correggere quelle previsioni che potrebbero risultare di difficile applicazione per gli enti sportivi dilettantistici. A tal fine – come si legge nel comunicato stampa del CNDCEC di ieri – il Consiglio nazionale, unitamente a Terzjus e al Consiglio nazionale del Notariato, ha elaborato un pacchetto di proposte emendative, affinché il legislatore possa prendere atto dei miglioramenti che potrebbero realizzarsi con un limitato intervento normativo.

 

Elaborato un pacchetto di proposte emendative

Come osservato dal consigliere nazionale dei commercialisti co-delegato al Terzo settore e presente al convegno, David Moro, “la gestione degli enti sportivi dilettantistici deve essere quanto possibile semplificata anche alla luce del fatto che molto spesso le organizzazioni basano la loro esistenza sulla presenza e sull’attività di volontari. Occorre, peraltro, monitorare il funzionamento e il coordinamento delle disposizioni contenute nella Riforma con le altre norme vigenti, onde evitare un corto circuito che complicherebbe l’attività svolta da un comparto che è fondamentale per il benessere sociale”.

 

da Eutekne.info

ARTICOLI COLLEGATI